ALMA Banda 2: osservare l’universo oscuro per svelare l’origine del cosmo e della vita

23/02/2021

ALMA si trova nel mezzo del deserto dell’Atacama sull’altopiano chiamato Chajnantor. Una posizione privilegiata per ascoltare l’Universo lontano: a 5OOO metri sopra il livello del mare con una aridità estrema. Per la relativa vicinanza all’equatore ALMA può osservare quasi tutto il cielo (87%) includendo gran parte dell’emisfero nord. ALMA ha rivoluzionato lo studio della formazione ed evoluzione di galassie, stelle e sistemi planetari extrasolari, lo studio della chimica delle molecole organiche nello spazio interstellare e recentemente ha contribuito alle incredibili misure del buco nero supermassiccio in M87. Le 66 antenne, distanti fino a 16 km l’una dall’altra, lavorano all’unisono per formare infatti un interferometro. Ai piedi delle antenne, i criostati ospitano i ricevitori nelle 9 bande di osservazione. La banda 2 è un progetto scientifico e tecnologico che dal 2014 ha portato INAF a immaginare e studiare il caso scientifico, a sviluppare e realizzare i ricevitori di ALMA in questa banda estesa.

Dal 2014 ad oggi gli studi guidati dal laboratorio Cryowaves di OAS Bologna con l’Osservatorio Astronomico di Arcetri hanno portato al design di un prototipo dimostrando la possibilità di costruire ricevitori con sensibilità ed estensione in frequenza prima impensabili. La banda di osservazione del ricevitore è del 53% e va da 67 a 116 GHz estendendo così le capacità tecniche e scientifiche di ALMA. Oggi con il gruppo GARD dell’Università di Chalmers (Svezia) e NOVA (Netherlands Research School for Astronomy) (Olanda), l’OAS con il suo laboratorio Cryowaves si occupa di progettare questi ricevitori che dopo la CDR (Critical Design Review) verranno prodotti dallo stesso consorzio (73 ricevitori).

Un altro traguardo di ALMA si avvicina alla sua realizzazione. Con la banda 2 ALMA completerà finalmente le sue funzionalità mettendo al fuoco della antenne cilene l’ultimo radiometro mancante.

  • Un articolo tecnico
  • Un approfondimento su Media Inaf
  • La brochure di iALMA, il progetto premiale che ha permesso la costruzione del prototipo in banda 2