Le vostre descrizioni di Cepheus C and Cepheus B Star Cluster

06/04/2020

"In questo grande mosaico celeste ripreso dallo Spitzer Space Telescope della Nasa, si possono notare vari ammassi di stelle, nati dalle nubi di gas e polvere, di età diverse. La grande macchia verde con sfumature arancioni, che riempie gran parte dell'immagine, è una nebulosa lontana, composta di gas e polveri. Sebbene la nube sembri fluire dal punto bianco e brillante sulla sua punta (in alto a destra) in realtà è ciò che rimane di una nube molto più grande, scolpita dalla radiazione emessa dalle stelle. La regione brillante in corrispondenza alla punta, è illuminata da un ammasso che si estende poco sopra. Il colore bianco è la combinazione di quattro colori (blu, verde, arancione e rosso), ciascuno dei quali rappresenta una diversa lunghezza d'onda della luce infrarossa, invisibile agli occhi umani. La polvere che è stata riscaldata dalla radiazione delle stelle crea il bagliore rosso circostante. Sul lato sinistro, una striatura più scura scorre orizzontalmente attraverso la nube verde. Al suo interno appaiono piccole stelle (i punti rossi e gialli). Questa zona è conosciuta come Cefeo C, e rappresenta una concentrazione particolarmente densa di gas e polvere in cui si stanno formando nuove stelle. Quella che ora appare una striscia scura di materiale verrà presto dispersa dai forti venti prodotti dalle stelle in formazione, man mano che invecchiano. La regione si chiama Cefeo C perché risiede nella costellazione di Cefeo, che si trova vicino alla costellazione di Cassiopea. Cefeo C dista circa 6 anni luce e si trova a circa 40 anni luce dal punto luminoso presente sulla punta della nebulosa. Sul lato destro dell'immagine, è presente una seconda grande nebulosa, con un ammasso stellare conosciuto come Cefeo B situato appena sopra di essa, che si trova a poche migliaia di anni luce dal Sole. I dati di Spitzer hanno permesso di scoprire che l’ammasso ha tra i 4 milioni e i 5 milioni di anni, quindi è poco più vecchio di Cefeo C." [testo di Davide Benassi, IC Ozzano dell'Emilia, 3D]