Descrizione delle immagini della app Nasa Selfies

30/03/2020

Ecco qui una breve e semplice descrizione delle immagini che trovi nella app Nasa Selfies, che puoi leggere e registrare per il tuo astro-documentario. Inoltre, cliccando sul nome dell’oggetto, si aprirà un link con l’immagine del catalogo e le vostre descrizioni. Se vuoi inviare anche tu delle descrizioni e ritrovarle in queste pagine (con il tuo nome, come autore) basta compilare il form che si trova a questa pagina.

  • Andromeda Galaxy (Galassia di Andromeda)
    La Galassia di Andromeda è una gigantesca galassia a spirale lontana 2 milioni e mezzo di anni luce, in direzione della costellazione di Andromeda. È la galassia più grande vicina alla nostra, la Via Lattea. È talmente grande che si vede anche a occhio nudo! La mia faccia è un po’ preoccupata perché questa galassia si sta muovendo molto velocemente nella nostra direzione e tra qualche miliardo di anni, forse 4, ci scontreremo.
  • Antenna Galaxies (Galassie Antenna)
    Queste sono due galassie a spirale che si stanno scontrando, distanti circa 70 milioni di anni luce da noi, in direzione della costellazione del Corvo. Si chiamano Antenne per via dei due lunghi baffi che partono verso l’esterno, formati da gas, polveri e stelle. Le due galassie si stanno abbracciando da alcune centinaia di milioni di anni e nei loro bracci si stanno formando tantissime stelle.
  • Aquila Bubbles (Bolle dell’Aquila)
    Questa nube di gas e polvere è piena di bolle, che sono gonfiate dal vento e dalle radiazioni di enormi giovani stelle. Ogni bolla è di circa 10-30 anni luce e piena di centinaia o migliaia di stelle. La regione si trova nella nostra galassia, la Via Lattea, nella costellazione dell’Aquila.
  • Bubbles within bubbles (bolle dentro bolle)
    Qui si vede una bolla gigante, scolpita nella polvere dello spazio dal vento stellare, e bolle più piccoline, al suo interno. La grande bolla sta al centro dell’immagine mentre le due bolle più piccole, in giallo, si trovano all’interno del suo bordo.
  • Cartwheel Galaxy (Galassia Ruota del Carro)
    Questa galassia è soprannominata Ruota del Carro. È indubbiamente una galassia molto strana. Si trova a circa 500 milioni di anni luce di distanza, in direzione della costellazione dello Scultore. Non è grandissima: circa 150milioni di anni luce, quindi leggermente più grande della Via Lattea.
  • Cassiopeia A (Cassiopea A)
    Cassiopea A è un resto di supernova che si trova nella costellazione di Cassiopea, piuttosto facile da trovare perché in cielo sembra una W. E’ molto molto brillante nelle onde radio, ma debolissima nel visibile… quindi a occhio non si vede. La supernova che ha originato Cassiopea A è esplosa circa 11mila anni fa e si pensa che la luce dell’esplosione abbia raggiunto la Terra circa 300 anni fa.
  • Cepheus C and Cepheus B Star Cluster (Ammassi stellari Cefeo A e Cefeo B)
    Questa immagine rappresenta un vero ritratto di famiglia, con stelle appena nate, stelle genitori e stelle nonni. Le stelle appena nate si formano in dense nubi di materiale, come la striatura scura che forma Cepheus C, sulla sinistra. Mentre le stelle crescono, producono venti che soffiano via il gas e la polvere verso l’esterno, per formare nebulose belle e illuminate come il punto bianco brillante che sembra illuminare di rosso la parte superiore della nebulosa più grande, in alto a destra. Infine, la polvere e il gas si disperdono e gli ammassi stellari si ritrovano soli nello spazio, come in Cefeo B.
  • Christmas Tree Cluster (Ammasso Albero di Natale)
    Nella costellazione dell’Unicorno è Natale tutto l’anno! Guardando nella direzione di questa costellazione, infatti, possiamo trovare un ammasso di una ventina di stelle, azzurre e dunque giovani, disposte a triangolo con la punta rivolta verso il sud: una forma particolare che ricorda proprio quella dell’albero di Natale, ma solo se lo guardiamo nell’emisfero australe! Tutt’intorno, varie protostelle in formazione nelle nebulose circostanti, completano l’insieme sembrando palline colorate per addobbare l’albero.
  • Cigar Galaxy (Galassia Sigaro)
    La Galassia Sigaro (conosciuta anche come M82) è una galassia attiva nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Si trova a circa 12 milioni di anni luce dalla Terra ed è molto vicina alla più grande e famosa M81. È una galassia dove la formazione stellare è molto più intesa del normale, rispetto ad altre galassie come ad esempio la nostra. Il suo nome deriva dalla sua forma allungata, come quella di un sigaro.
  • Coyote Head Nebula (Nebulosa Testa di Coyote)
    L’immagine di questa bellissima nebulosa fa parte di una delle più grandi immagini panoramiche della nostra galassia, una composizione di oltre 2 milioni di immagini infrarosse prese dal telescopio spaziale Spitzer. La nebulosa si chiama Testa di Coyote per la sua forma particolare, ma la fantasia non ha confini e qualcuno ci vede anche un pesce o un procione. L’immagine è composta da vari filtri, che mostrano la sua composizione: il rosso è la polvere, il verde è il gas caldo, il bianco è dove gas e polvere si mescolano.
  • Crab Nebula (Nebulosa del Granchio)
    La Nebulosa del Granchio è il resto di una supernova, visibile nella costellazione del Toro. È vasta più di sei anni luce e i suoi gas si stanno espandendo a una velocità di 1500 chilometri al secondo. La supernova che la produsse fu osservata per la prima volta il 4 luglio 1054 e venne registrata dagli astronomi cinesi e arabi dell’epoca. Si trova a circa 6500 anni luce dal Sistema solare, perciò l’evento che l’ha prodotta è in realtà avvenuto 6500 anni prima di quando è stata vista, nel 1054, cioè circa nel 5400 a.C. Al centro della nebulosa si trova la pulsar del Granchio, una stella di neutroni con un diametro di circa 30 chilometri.
  • Cygnus X Star-Forming Region (Regione di formazione stellare di Cygnus X)
    Proprio in corrispondenza del cuore della costellazione del Cigno, ad una distanza da noi di circa 5000 anni luce, c’è una delle regioni di formazione stellare più turbolente di tutta la galassia, la regione Cygnus-X! Tanto bella quanto sede violenta di continua nascita stellare, questa regione – ripresa nell’immagine con il telescopio spaziale Spitzer – contiene stelle giovanissime molto luminose, bolle di gas in espansione gonfiate dal vento stellare prodotto da stelle massicce e filamenti di gas denso. Si estende per circa 600 anni luce ed è il complesso nebulare più grande conosciuto in tutta la Via Lattea. Ed è ovviamente una delle regioni preferite per studiare i meccanismi che portano alla formazione delle stelle.
  • Dragonfish Nebula (Nebulosa Pesce Drago)
    La nebulosa del Pesce Drago è lontana 30mila anni luce da noi, in direzione della costellazione Croce del Sud, ed è grande circa 450 anni luce. Dalle stelle giganti che sono in questa nebulosa soffiano forti venti che sono stati capaci di creare una bolla nel gas grande più di 100 anni luce e con una forma che ricorda la bocca del pesce drago, un gigantesco pesce a trentadue denti. Si dice che le due stelle più grandi e luminose, che formano i suoi occhi, siano stelle appena nate. Questa nebulosa contiene alcune delle stelle più imponenti della galassia della Via Lattea. A causa della sua distanza e posizione, è totalmente invisibile alla luce visibile perché la polvere interstellare assorbe e arrossisce la sua luce, nascondendola. Però il telescopio Spitzer l’ha vista benissimo, nell’infrarosso.
  • Enterprise Nebula (Nebulosa Enterprise)
    Questo oggetto, che ricorda la famosa astronave di Star Trek, rappresenta una regione appartenente al disco della nostra galassia, la Via Lattea, e mostra due regioni di formazione stellare, che se osservate alla luce visibile risultano nascoste dietro una foschia di polvere. La capacità di Spitzer di scrutare oltre le nubi di polvere ha rivelato moltissimi luoghi di formazione stellare.
  • Eta Carinae Star-Formig Region (Nebulosa della Carena)
    La Nebulosa della Carena si trova nel cuore della Via Lattea ma purtroppo da noi non si riesce a osservare… si vede solo (e benissimo, anche a occhio nudo) dall’emisfero sud, nella costellazione della Carena. Si tratta di una delle più grandi regioni contenenti idrogeno ionizzato conosciute all’interno della nostra Galassia e nella nebulosa si stanno formando tantissime stelle. Ha dimensioni che raggiungono i 260 anni luce e dista circa 7500 anni luce dalla Terra. La nebulosa circonda diversi ammassi aperti e una delle stelle più massicce che si conoscano, Eta Carinae.
  • Flame nebula (Nebulosa Fiamma)
    La Nebulosa Fiamma è una nebulosa diffusa che ricorda una fiamma, visibile nella costellazione di Orione. Si trova molto vicina alla brillantissima stella Alnitak, la stella più a sinistra della cintura di Orione, tanto da venirne quasi oscurata dalla sua luminosità. Fa parte del grande complesso della nube molecolare di Orione e può essere osservata con un potente telescopio.
  • Galactic Snake (Serpente Galattico)
    Il telescopio spaziale Spitzer della Nasa ha catturato l’immagine di qualcosa di “strisciante” nel piano della nostra galassia. L’oggetto simile a un serpente è in realtà il nucleo di una nube spessa e polverosa, sede di una intensa formazione di stelle massicce (i punti gialli e arancione). A causa della sua forma particolare, questa regione filamentosa, che si trova a circa 11mila anni luce da noi nella costellazione del Sagittario, prende il nome di Serpente Galattico
  • Galactic Center (Centro Galattico)
    Il Centro Galattico è il centro attorno al quale ruotano tutte le stelle della Via Lattea. Si trova a circa 8000 26mila anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione del Sagittario, nel punto in cui la Via Lattea appare più luminosa. Proprio lì, nel centro della Via Lattea, c’è un buco nero grossissimo… un buco nero supermassicio.
  • Ghost of Jupiter (Fantasma di Giove)
    La nebulosa NGC 3242, nota anche con il nome di ‘Fantasma di Giove’ è una nebulosa planetaria localizzata nella costellazione dell’Idra e distante circa 1400 anni luce e visibile anche con un telescopio amatoriale. Fu scoperta da William Herschel il 7 febbraio 1785 in Sudafrica. Il nome deriva dalla sua somiglianza al pianeta Giove anche se in realtà non è un pianeta ma quello che rimane di una stella quando finisce il combustibile nucleare. Gli strati più esterni si espandono formando la nebulosa con al centro una stella di neutroni.
  • Green City (Città verde)
    In questa immagine si vedono due stelle molto luminose che illuminano una nebbia verdastra, composta da idrogeno e composti del carbonio, che qui sulla Terra si possono trovare nello scarico dei veicoli. Nello spazio invece, questi composti si formano nelle nubi scure che danno origine alle stelle. Le striature gialle che si vedono vicino alla stella in alto a sinistra sono probabilmente dovute a granelli di polvere allineati a campi magnetici.
  • Helix Nebula (Nebulosa Elica)
    Questa è la Nebulosa Elica, una delle nebulose planetarie più vicine a noi. Si trova a soli 650 anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Aquario. Soli… si fa per dire! È grande circa 2 anni luce e mezzo e si è formata alla fine della vita di una stella come il Sole.
  • IDCS J1426.5+3508
    Questo è un ammasso di galassie nella costellazione del Boote, che è molto facile da trovare perché c’è la brillantissima stella Arturo. È lontano 10 miliardi di anni luce… che è tantissimo! Quindi questa immagine risale a quando l’ammasso aveva poco più di 3 miliardi e mezzo di anni.
  • IRAS 13481-6124
    Questa che vedete è una regione di formazione stellare dove si vede benissimo una giovane stella molto luminosa, in alto a sinistra, che è circa venti più massiccia del nostro Sole e grande cinque volte tanto. È la prima baby stella piuttosto grossettina che gli astronomi potrebbero riuscire a studiare per bene, insieme al suo disco di polvere che ancora la circonda.
  • IRAS 19312+1950
    La stella rossa brillante al centro della bellissima nebulosa di questa immagine, presa dal telescopio spaziale Spitzer, si chiama IRAS 19312 + 1950, una sigla che deriva dalle sue coordinate celesti. Si tratta di una stella molto particolare: è circa 10 volte più massiccia del nostro sole ed emette 20000 volte più energia e secondo gli astronomi è una protostella appena formata. La cosa strana però è che ha anche le caratteristiche comunemente associate a stelle molto vecchie. Un oggetto davvero enigmatico!
  • Iris Nebula (Nebulosa Iris)
    La Iris Nebula è una nebulosa a riflessione, ossia una nube che riflette la luce di alcune stelle vicine, avvolte nel suo interno. È lontana circa 1400 anni luce ed è grande circa 6 anni luce. Probabilmente fa parte della grande nube molecolare di Cefeo. Se le condizioni del cielo sono ottimali, può essere visibile con un potente binocolo. Si chiama così perché ricorda il fiore Iris, che è blu… il colore dominante della nebulosa, caratteristico dei granelli di polvere che riflettono la luce delle stelle.
  • Jack-o-Lantern Nebula (Nebulosa Zucca di Halloween)
    Questa nube di gas e polvere è stata soprannominata “Nebulosa Jack-o’-lantern”, il nome che viene usato nei paesi anglosassoni per indicare la nostra zucca di Halloween. I venti stellari originati da una stella dalle 15 alle 20 volte più pesante del Sole che si trova nella nube, hanno spazzato via la polvere e il gas circostante, spingendoli verso l’esterno e creando quelli che sembrano gli occhi e la bocca di una spaventosa zucca di Halloween cosmica.
  • Large Magellanic Cloud (Grande nube di Magellano)
    La Grande Nube di Magellano è una galassia nana, probabilmente satellite della Via Lattea (nel senso che è legata alla nostra galassia dalla forza di gravità, come la Luna lo è alla Terra). Si trova a circa 160mila anni luce di distanza ed è la galassia più vicina alla Via Lattea, dopo la galassia nana del Cane Maggiore (42mila anni luce) e quella del Sagittario (52 anni luce). La sua massa è dieci volte più piccola di quella della Via Lattea e contiene circa 20 miliardi di stelle. Ovviamente è molto più piccola della Via Lattea, circa 14mila anni luce. Spesso viene considerata una galassia irregolare, ma in realtà contiene all’interno una spessa “barra” di stelle che attraversa il suo centro, che potrebbe significare che in origine fosse una galassia spirale barrata, come la nostra, che a causa delle grandi forze mareali dovute all’interazione con la nostra galassia e con la Piccola Nube di Magellano, abbia subito delle deformazioni. Dall’emisfero australe si vede anche a occhio nudo!
  • Messier 17
    Questa nebulosa ha tanti nomi: viene chiamata Nebulosa Omega, Nebulosa Cigno, Nebulosa Ferro di Cavallo, Nebulosa Aragosta… oltre che M17, dall’indice del famoso catalogo di Messier che riporta molti degli oggetti diffusi più belli visibili nel cielo. È una nebulosa a emissione che si trova nella costellazione del Sagittario, a circa 6mila anni luce da noi, così brillante che può essere vista anche a occhio nudo. In questa nebulosa si stanno formando moltissime stelle, alcune delle quali sono radunate a formare un ammasso aperto di 35 stelle, molto oscurato dalle polveri. Il colore rosso vivo della nebulosa è dovuto all’eccitazione degli atomi di idrogeno. La massa della zona più luminosa è di circa 800 volte la massa del Sole.
  • Messier 78
    M78 è la nebulosa a riflessione più brillante del cielo, visibile nella costellazione di Orione (poco sopra alla cintura). Si trova a 1600 anni luce dalla Terra e si estende per 4 anni luce. È illuminata in particolar modo da due stelle, anche se sono conosciute più di 45 stelle che si stanno formando al suo interno.
  • Messier 81
    È chiamata anche Galassia di Bode, una galassia a spirale a circa 12 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Contiene circa 250 miliardi di stelle, e quindi è leggermente più piccola della Via Lattea. Gran parte dell’emissione a infrarossi della galassia, che si vede in questa immagine, è dovuta alla polvere interstellare, che si trova principalmente nei bracci a spirale, dove si stanno formando nuove stelle. Le giovani e brillanti stelle blu appena nate riscaldano le polveri, che emettono radiazione infrarossa.
  • Messier 87
    Quando nel 1781 l’astronomo francese Charles Messier osservò, nella costellazione della Vergine, l’oggetto a cui diede il numero 87 nel suo catalogo, era convinto si trattasse di una nebulosa. M87 è invece una galassia ellittica supergigante, una delle più grandi galassie dell’Universo locale. Si trova ad una distanza di circa 53 milioni di anni luce da noi ed è diventata super famosa perché nel 2019, grazie al progetto internazionale Event Horizon Telescope, un gruppo di oltre 300 astronomi sono riusciti nell’impresa eccezionale di realizzare la prima immagine mai realizzata del buco nero supermassiccio che si trova nel suo centro. 
  • Messier 94
    M 94 è una galassia a spirale visibile nella costellazione dei Cani da Caccia. È vista quasi perfettamente di faccia. Dovrebbe essere distante circa 16 milioni di anni luce… ma questa distanza non è ancora certa. Si sta allontanando da noi alla velocità di 370 km/s. Sembra che in questa galassia non sia presente materia oscura… il che è molto molto strano!
  • Messier 100
    M100 è una galassia a spirale che si trova in direzione della costellazione della Chioma di Berenice, alla distanza di 55 milioni di anni luce da noi. Dalla Terra è vista proprio di faccia, quindi è possibile osservare per bene i bracci della spirale. Ha una massa di circa 160 miliardi di volte la massa del Sole e il suo diametro è di pochissimo superiore a quello della Via Lattea, 107mila anni luce. Si sta allontanando da noi alla velocità di 720 km/s.
  • Milky Way (Via Lattea)
    La Via Lattea è la galassia in cui viviamo e dove si trova il Sistema solare. Questo nome viene dal fatto che se il cielo notturno è abbastanza pulito, si può osservare una striscia più luminosa  che può sembrare latte. Questo chiarore è in realtà dovuto a qualche centinaio di miliardi di stelle, che insieme al Sole brillano nella nostra galassia. È una galassia a spirale larga circa 100mila anni luce e noi ci troviamo abbastanza in periferia, a circa 26mila anni luce dal centro. Per fortuna… visto che al centro c’è un buco nero grossissimo!
  • Monkey Head Nebula (Nebulosa Testa di Scimmia)
    Al confine settentrionale della costellazione di Orione, a circa 6400 anni luce da noi, si trova una nebulosa di gas e polveri chiamata Testa di Scimmia. Il nome bizzarro deriva dalla sua forma particolare, che ricorda la testa di una scimmia vista di profilo. Si tratta di una regione caratterizzata dalla presenza di numerose stelle giovani e molte altre in formazione. Il suo colore rossiccio dipende dalla sua composizione: è infatti il risultato dell’interazione tra la radiazione ultravioletta emessa dalle stelle e l’idrogeno di cui è composta in prevalenza.
  • Mountains of Creation (Montagne della Creazione)
    L’immagine mostra il bordo orientale di una regione conosciuta come W5, nella costellazione di Cassiopea, a 7000 anni luce di distanza dalla Terra. Questa regione è dominata da un’unica stella massiccia, la cui posizione al di fuori dell’area nella foto sembra che venga indicata dai pilastri a forma di dita. I pilastri stessi sono colossali e assomigliano a una catena montuosa. Pensate che sono oltre 10 volte più grandi di quelli della Nebulosa Aquila. Il più grande dei pilastri osservati da Spitzer racchiude centinaia di stelle che sono ancora nella fase embrionale mentre il secondo più grande ne contiene dozzine.
  • Ngc 1333
    Ngc 1333 è una piccola nebulosa diffusa a 1000 anni luce dalla Terra, nella costellazione di Perseo. Fa parte della Nube di Perseo, una delle regioni di formazione di stelle di piccola massa più vicine al Sistema solare. La maggior parte della luce visibile delle giovani stelle in questa regione è oscurata dalla densa nube di polvere in cui si sono formate. Con il telescopio spaziale Spitzer della Nasa, gli scienziati sono stati in grado di rilevare la luce infrarossa di questi oggetti, ossia di guardare attraverso la polvere per capire come nascono le stelle come il nostro Sole. Le giovani stelle in Ngc 1333 non formano un singolo ammasso, ma sono divise in due sottogruppi. Un gruppo è a nord, vicino alla nebulosa rossa dell’immagine. L’altro gruppo è a sud, dove si vedono zone gialle e verdi, nella parte più densa della nube di gas. Con Spitzer, gli scienziati riescono a osservare i caldi dischi di povere che circondano le stelle che si stanno formando. In particolare, vanno a caccia di differenze nelle proprietà dei dischi di polvere dei due gruppi, sperano di trovare qualche suggerimento per capire come si formano le stelle e i pianeti in questa bella regione.
  • North America Nebula (Nebulosa Nord America)
    E’  una nebulosa a emissione nella costellazione del Cigno, vicino alla stella brillante Deneb. Sede di importante formazione stellare,  costituisce la parte illuminata del grande sistema di gas e polveri noti come Fenditura del Cigno. Grazie alla sua luminosità, alla sua estensione e forma che assomiglia al continente nordamericano, è uno degli oggetti più fotografati dell’emisfero celeste boreale.
  • Orion Nebula (Nebulosa di Orione)
    Il cielo invernale ci mostra una delle più belle e luminose costellazioni, la costellazione di Orione il cacciatore. Se guardiamo a sud delle tre stelle che ne compongono la Cintura, lungo la Spada, troviamo una bellissima nebulosa, spesso visibile ad occhio nudo: la Nebulosa di Orione. Si trova a circa 1270 anni luce da noi ed è la regione di formazione stellare più vicina al nostro sistema solare. Probabilmente l’oggetto cosmico più fotografato in assoluto per la sua bellezza, è anche quello più studiato: la sua vicinanza infatti lo rende un luogo ideale per studiare i processi che portano alla formazione e poi all’accensione delle stelle.
  • Perseus Nebula (Nebulosa di Perseo)
    Protagonista di questa immagine è la nube molecolare di Perseo, un complesso di gas e polvere che si estende per oltre 500 anni luce all’interno del Braccio di Orione, ad appena 1000 anni luce dal Sistema solare, in direzione della costellazione di Perseo, da cui prende il nome. Sede di un’abbondanza di giovani stelle, ha attirato l’attenzione degli astronomi per decenni, e Spitzer non poteva non dare un’occhiata con i suoi potenti occhi infrarossi. Le radiazioni infrarosse emesse dalla polvere generano gran parte del bagliore evidente nella nube. Grappoli di stelle, come quelli presenti vicino al lato sinistro dell’immagine, emettono ancora più luce infrarossa e illuminano le nubi circostanti come il Sole illumina un cielo nuvoloso al tramonto. Gran parte della polvere vista in questa zona emette poca o nessuna luce visibile (in effetti, la polvere blocca la luce visibile) e viene quindi rivelata più chiaramente con osservatori infrarossi come Spitzer.
  • Pinwheel Galaxy (Galassia Girandola)
    La Galassia Girandola è una galassia a spirale nella costellazione dell’Orsa Maggiore e si riesce a vedere anche con il binocolo perché è una delle galassie più brillanti del cielo. Assomiglia un pochino alla Via Lattea ma è grande quasi il doppio.
  • Pleiades Cluster (le Pleiadi)
    Conosciute anche come le Sette sorelle, sono un bellissimo ammasso aperto visibile ad occhio nudo nella costellazione del Toro. Dagli ambienti cittadini si contano cinque o sei stelle visibili ma da un luogo più buio se ne possono contare fino a dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione. Le Pleiadi non solo sono realmente vicine tra loro, ma sono legate tra loro dalla gravità ed hanno un’origine comune.
  • Rcw 49 Star-Forming Region (Regione di formazione stellare Rcw 49)
    Questa nebulosa è uno dei vivai stellari più prolifichi della nostra galassia. È solo grazie allo Spitzer Space Telescope della Nasa che riusciamo a vederne i dettagli, per la prima volta, in questa immagine. Si trova a 13700 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione meridionale del Centauro, e tra la buia polvere ospita più di 2200 stelle. Poiché molte delle stelle in Rcw 49 sono incastonate nei pennacchi della polvere, non possono essere viste a lunghezze d’onda visibili. Ma agli occhi di Spitzer, che funzionano dell’infrarosso, Rcw 49 diventa trasparente. È un po’ come spaccare una geode di roccia e trovarvi dentro meravigliose punte di quarzo.
  • Rcw 79 Bubble (Bolla Rcw 79)
    Rcw 79 è una nebulosa visibile nella costellazione australe del Centauro, a una distanza di circa 17200 anni luce dalla Terra. La bolla ha un diametro di 70 anni luce e probabilmente le ci sono voluti circa un milione di anni per formarsi, grazie alle radiazioni e ai venti di giovani stelle calde al suo interno. Sul bordo caldo della bolla, tra il gas e la polvere, si sono formate (e si stanno formando) nuove stelle. In particolare, lungo il bordo della bolla si possono scorgere almeno due gruppi di giovani stelle:  alcune sono visibili all’interno della piccola bolla luminosa nell’angolo in basso a sinistra, mentre un altro gruppo di baby stelle appare vicino all’apertura, in alto a destra.
  • Rho Ophiuchi
    In questa immagine, le stelle appena nate spuntano dalla coltre di polvere della nube di Rho Ophiuchi, una delle regioni di formazione stellare più vicine al nostro Sistema solare. La nebulosa si trova vicino alle costellazioni dello Scorpione e di Ofiuco, e dista circa 407 anni luce dalla Terra. All’interno della grande nube centrale sono presenti più di 300 giovani stelle, la cui età media è di soli 300mila anni: sono quindi molto giovani rispetto ad alcune delle stelle più antiche dell’universo, che hanno più di 12 miliardi di anni. I colori in questa immagine riflettono le temperature delle varie stelle e i diversi momenti della loro evoluzione: le stelle più giovani sono circondate da polverosi dischi di gas (che appaiono rossi), dai quali si stanno formando. Le stelle più evolute, che hanno perso il loro materiale primordiale, dal quale si sono formate, sono blu.
  • Rosette Nebula (Nebulosa Rosetta)
    La Nebulosa Rosetta è una regione di formazione stellare che ha l’aspetto di un piccola rosa. Per la sua bellezza, è uno degli oggetti più fotografati del nostro cielo notturno. Al suo centro si osservano stelle di colore blu e caldissime, appena nate. La Nebulosa Rosetta risulta essere una delle regioni di formazione stellare più brillanti nel cielo notturno, a circa 5500 anni luce da noi, in direzione della costellazione dell’Unicorno.
  • Serpens Cloud Core (Nube Cuore di Serpente)
    A una distanza di circa 750 anni luce, le giovani stelle che si vedono nell’immagine risiedono all’interno dei confini della costellazione del Serpente. Questa gruppo contiene solo stelle di massa bassa o media (come il nostro Sole, per intenderci), e non presenta le stelle massicce e luminose trovate in regioni più grandi di formazione stellare, come ad esempio la nebulosa di Orione. I puntini rossi, arancioni e gialli che vedete al centro dell’immagine, sono le stelline appena formate. In rosso si vedono anche getti di materiale espulso da queste giovani stelle.
  • Sombrero Galaxy (Galassia Sombrero)
    La chiamano così perché ricorda il tipico cappello usato in Messico per proteggersi dal sole. A renderla una tra le galassie più fotogeniche è il fatto che la vediamo di taglio: con il suo disco piatto che sembra un frisbee, e quell’alone luminoso dovuto a miliardi di vecchie stelle. Si trova nella costellazione della Vergine, ed è tre volte più piccola della nostra galassia.
  • Spider Nebula (Nebulosa Ragno)
    Questa è la Nebulosa del Ragno, una nebulosa a emissione nella costellazione dell’Auriga. Si chiama così perché assomiglia a un ragno … e i ragni mi fanno un po’ paura.
  • Spitzer Space Telescope
    Una delle caratteristiche dell’astronomia moderna è la capacità di studiare la luce proveniente dall’universo in tutte le sue possibili frequenze. Alcuni tipi di luce si possono studiare da terra (luce visibile, onde radio), altre invece (raggi X e gamma, infrarossi, ultravioletti) hanno bisogno di telescopi posti fuori atmosfera. Uno di questi, il telescopio spaziale Spitzer, lanciato dalla NASA nel 2003 e in funzione fino all’inizio del 2020, ci ha permesso di sondare la nostra galassia nella luce infrarossa, consentendoci di “vedere” attraverso spesse nubi di gas e polveri e di migliorare la nostra comprensione dei meccanismi di formazione stellare.
  • Tarantula Nebula (Nebulosa Tarantola)
    La Nebulosa Tarantola è una vastissima regione H-II situata nella Grande Nube di Magellano. È la più grande regione di formazione stellare conosciuta nel Gruppo Locale di galassie. E’ stata la sede di un’esplosione di supernova, la cui luce è giunta a noi nel 1987: la supernova SN 1987a, una delle più studiate, data la sua relativa vicinanza (fu visibile anche ad occhio nudo, con una magnitudine apparente pari a 4,0).
  • Triangulum Galaxy (Galassia Triangolo)
    Nota anche come M33, la Galassia Triangolo è un oggetto cosmico maestoso. Si trova a soli 3 milioni di anni luce dalla Terra ed è la terza galassia per dimensioni e numero di stelle del Gruppo locale. M33 non presenta un nucleo centrale e ben definiti bracci di spirale, ma contiene un’enorme quantità di gas e polvere, il che favorisce una rapida formazione stellare e la rende un oggetto molto studiato dagli astronomi. Da poco è stata fotografata nuovamente dal telescopio Hubble usando l’Advanced Camera for Surveys: il risultato è un’immagine record, un mosaico di 54 immagini separate, per un totale di quasi 665 milioni di pixel!
  • Trifid Nebula (Nebulosa Trifida)
    La Nebulosa Trifida si trova nella costellazione del Sagittario, a 5400 anni luce dalla Terra. Si chiama così per via delle tre linee scure di nubi di polvere che la dividono in tre parti, anche se questa divisione si vede molto meglio in un’immagine presa nel visibile, non nell’infrarosso. Nell’immagine di Spitzer si vedono regioni luminose, dove si stanno formando nuove stelle. In particolare, in tutta la nebulosa Spitzer ha scoperto 30 enormi stelle che si stanno formando e 120 stelle neonate più piccole, sia nelle sue zone più scure che in quelle luminose. Dieci dei 30 enormi embrioni scoperti da Spitzer, sono stati trovati in quattro nuclei oscuri, o “incubatori” stellari, dove nascono le stelle.
  • W33 Star-Forming Region (Regione di formazione stellare W33)
    Questa è la regione di formazione stellare W33, ripresa dallo Spitzer Space Telescope della Nasa. Nelle palline gialle stanno crescendo moltissime stelle. Anche se sembrano molto piccole, sono diverse centinaia o migliaia di volte più grandi del nostro Sistema solare. Le stelle che sono trovano lì sono in una fase intermedia della loro vita (sono stelle adulte, diciamo) che si verifica prima che il vento stellare emesso dalle stelle stesse spazzi via il gas e la polvere che le circonda, come invece è avvenuto nelle bolle verdi con la parte interna rossa.
  • W5 Star-Forming Region (Regione di formazione stellare W5)
    Viene chiamata anche Nebulosa Anima o Nebulosa Embrione ed è una nebulosa a circa 7600 anni luce dalla Terra, vicina a un ammasso aperto di stelle giovani e calde di grande massa, che si può vedere nella costellazione di Cassiopea. In questa regione si stanno formando moltissime stelle.
  • Whirpool Galaxy (Galassia Vortice)
    La Galassia Vortice è una delle galassie più luminose e interessanti nel cielo. Si trova nella costellazione dei Cani da caccia, dista dalla Terra da 23 milioni di anni luce e ha un diametro di 76mila anni luce. La sua massa è di circa 160 miliardi masse solari, circa il 10 percento della massa della Via Lattea. Fa parte di un piccolo gruppo di galassie chiamato gruppo di M51. Buona parte della sua intensa luminosità è dovuta alla presenza, nei bracci, di giovani ammassi stellari. Nel cuore della galassia risiede un grande buco nero, attorno al quale ruota tutto. La Galassia Vortice fu la prima di cui si osservò la struttura a spirale.
  • Witch Head Nebula (Nebulosa Testa di Strega)
    La Nebulosa Testa di Strega (IC 2118) è una nebulosa a riflessione che si trova nella parte nordorientale della costellazione di Eridano, illuminata dalla brillante stella Rigel, situata circa due gradi ad est. Nonostante Rigel sia classificata come la seconda stella più brillante della costellazione di Orione, è in realtà la più luminosa, superando anche Betelgeuse. La nebulosa Testa di Strega dista circa 685 anni luce da noi e si trova nella parte più esterna della nube molecolare di Orione.
  • Zeta Ophiuchi
    Zeta Ophiuchi è la terza stella più luminosa della costellazione di Ofiuco. È una stella blu che si trova a 456 anni luce dal Sistema solare. La sua massa è di circa 20 volte quella del Sole, è 8 volte più grande del Sole e 90mila volte più luminosa. La sua luce azzurra è affievolita dalla polvere interstellare che la circonda. La stella si muove molto velocemente e, lungo la direzione del moto, ha creato un fronte d’urto visibile nell’infrarosso come un grande arco. La formazione di questo fronte d’urto può essere spiegata con una perdita di massa dalla stella di circa una massa solare ogni nove milioni di anni.

 

Descrizioni a cura di Silvia Casu, Marco Malaspina, Sara Ricciardi, Maura Sandri, Daniela Vergani, Fabrizio Villa.